Il ruggito della strada è una narrazione corale, tante voci per raccontare ancora una volta chi siamo: un popolo patologicamente affetto da amnesia del presente. Katiuscia Magliarisi è bulimica, racconta registi e attori, banditi e poliziotti, viaggia nel tempo e nei luoghi, scava nella sua memoria infantile e aggiunge frammenti personali. Finché le tappe della sua formazione criminale, piccole bombe rimaste a lungo inesplose, deflagrano...
Un racconto inedito delle mafie di oggi con storie, inchieste, luoghi, personaggi dei clan e di chi li combatte. Le mafie si trasformano e si evolvono. Cambiano rimanendo uguali a se stesse. E si mimetizzano, rendendo più difficile distinguerle e contrastarle. Insomma, la cosiddetta linea della palma avanza nel costume, nell’uso delle tecnologie, nella capacità di utilizzare tutte le connessioni che le reti globali oggi mettono a disposizione. Le Parole dell’Antimafia di Danilo Chirico è una narrazione originale sulle nuove mafie e la loro capacità di condizionare la vita dei cittadini, dell’economia, delle istituzioni.
Tra una missione in Afghanistan e un viaggio sulle navi che soccorrono i migranti, tra una gara paralimpica di tiro a segno e un’immersione in acque profonde, assistiamo a una battaglia quotidiana per la normalità contro tutti i pregiudizi e gli ostacoli che la impediscono. Il nuovo libro di Nico Piro è una denuncia vibrante indirizzata a coloro che ci governano, ma non è mai un lamento vittimista. La sua storia, pur carica di sofferenza, lo è altrettanto di speranza: la riprova che non esistono limiti invalicabili per realizzare i propri sogni.
Ogni anno, Taobuk sceglie un tema intorno a cui s’incardina un calendario di incontri, con il concorso di scrittori autorevoli, artisti, filosofi e scienziati.
Ricerca scientifica, divulgazione informale ma rigorosa, pluralismo delle idee: questi gli ingredienti del Festival Internazionale dell’Economia, diretto da Tito Boeri, progettato e ideato dagli Editori Laterza e organizzato con il Torino Local Committee (TOLC).
Cosa possono raccontare oggi alla Gen Z un gettone telefonico, il Tuttocittà, un fax o un videoregistratore? Un secolo intero, il Novecento.
Un agile pamphlet di Paolo Landi per raccontare l’invisibile “dittatura” degli algoritmi, la trasformazione del lavoro e la conseguente ridefinizione dei gruppi sociali, nell’illusoria mobilità che la democrazia fittizia di Internet incoraggia.
A Bari e provincia la seconda edizione della Biennale dei Racconti d’Impresa – BRI, organizzata e promossa dal Club delle imprese per la Cultura di Confindustria Bari e BAT, tema di quest’anno “Generazioni”.
In questa raccolta Marina Giusti del Giardino e Paolo Landi si sono divertiti a cercare nella Recherche tutte le frasi in cui compaiono le parole “snob” e “snobismo”, per confrontarle con la grossolanità di certi atteggiamenti imitativi contemporanei.
Raffaele Simone si interroga con timbro acuto e pungente sulle drammatiche trasformazioni che l’umanità sta attraversando. Un saggio illuminante e provocatorio sulla crisi di una modernità arrivata a una svolta.